Caro amico,
Se è vero che questo 2021 è stato molto difficile per via della convivenza forzata con la pandemia è altrettanto vero che ci siamo presi delle belle soddisfazioni in campo sportivo con l’inaspettata vittoria della nostra Nazionale agli Europei di calcio e con il medagliere record ai Giochi di Tokyo. Non solo! La provincia di Siracusa ha raggiunto il record della temperatura più alta mai registrata in Europa con un picco di 48.8°C e nel nostro piccolo, qui a Marabino, abbiamo raggiunto quello della vendemmia meno produttiva della nostra storia (ma di cui siamo nonostante tutto molto contenti, la qualità dei vini sembra fantastica).
Questa annata, la 2021, è iniziata con un inverno molto arido e con una primavera fresca, mai eccessivamente calda. Da una parte la vegetazione delle viti è stata molto contenuta a causa dell’assenza di piogge, dall’altra i suoli hanno fortunatamente mantenuto una buona dose di umidità derivante dalle primissime precipitazioni dell’anno. È per questo che abbiamo effettuato durante la stagione solamente 3 trattamenti a base di zolfo di miniera, misura preventiva contro l’oidio.
Le fioriture sono state regolari, da subito però abbiamo notato che le viti presentavano meno grappoli rispetto alle stagioni passate. L’arrivo dell’estate, poi, è coinciso con una decina di giorni di caldo molto afoso: il cielo era velato, la luce pallida, le temperature oltre i 40°C. Nel mese di luglio le temperature per fortuna sono scese (soprattutto quelle notturne) ed è iniziata la normale invaiatura del Nero d’Avola. A fine mese è giunta un’altra sferzata di caldo africano molto secco che si è protratta sino a metà agosto raggiungendo l’11 il record che citavo prima. Che caldo! Ma parliamo dei vini.
I nostri vini bianchi: abbiamo iniziato vendemmia il 4 Agosto con la raccolta del Moscato per la “Muscatedda” e l’abbiamo finita il 12 con la raccolta delle uve destinate al “Moscato della Torre”. Il 5 Agosto abbiamo vendemmiato quelle per il “Fondo alla Palma”, per questa parcella un’annata superlativa in termini di qualità e di finezza. Dal 6 al 10 Agosto abbiamo raccolto lo chardonnay per “l’Èureka”. In particolare, le uve di moscato e chardonnay si presentavano sanissime, con vinaccioli maturi, ottimi aromi e sorprendenti freschezze, anche se purtroppo con rese molto basse.
Con la fine di agosto le temperature sono rientrate nella media stagionale aprendo le porte a un settembre più fresco, che ha dato spazio a qualche breve ma intensa pioggia fondamentale per il completamento della maturazione fenolica delle uve.
I nostri rossi, tutti a base di Nero d’Avola: abbiamo iniziato con la vigna del “Parrino” il 24 Agosto e abbiamo trovato un’uva molto sana, grappoli leggeri caratterizzati da acini molto piccoli concentrati negli aromi e freschezza. Mediamente, sia nella raccolta delle uve bianche che in quella delle rosse abbiamo registrato rese del 35 per cento inferiori alla media produttiva degli anni scorsi. Come di consueto le uve delle vigne con i suoli più argillosi sono maturate prima, abbiamo vendemmiato quelle del “Don Paolo” il 6 settembre e quelle del “Coniglio” il giorno successivo.
Dopo le piogge abbiamo fatto un trattamento a base di preparato 501 dove non avevamo ancora raccolto, pratica biodinamica utile a concentrare e potenziare le forze luminose, al fine di agevolare la maturazione fenolica dei grappoli. I suoli calcarei sono sempre quelli più freschi, anche quest’anno quelli che abbiamo dovuto aspettare di più. In occasione dell’equinozio d’autunno abbiamo vendemmiato “l’Archimede”, a seguire il “Conca” e il “Don Pasquale”. La vendemmia è terminata il 30 Settembre con la raccolta del “Lenza Lunga”. In generale posso dire che le nostre viti hanno risentito di un eccessivo calore limitando la produzione, resistendo molto bene poiché abituate da molte stagioni a questa parte a climi estremi. La conduzione biodinamica ci ha aiutato molto equilibrando la fisiologia delle viti, i risultati li abbiamo riscontrati nelle uve e nei vini ottenuti.
La vendemmia 2021 ci ha infatti donato bianchi e rossi molto profondi e bilanciati, con freschezze importanti, strutture dense ma mai eccessivamente concentrate, gradazioni alcoliche contenute e profumi molto fragranti che fanno ben sperare in vini con un’ottima prospettiva di longevità e di eleganza.
Se la pandemia ha cambiato le nostre vite ci ha forse anche concesso l’opportunità di fermarci e di riflettere meglio, dando spazio a nuove idee, progetti e percorsi. Qui a Marabino grandi cambiamenti sono già in atto, di cui vi racconterò nel dettaglio nei prossimi mesi.
Per ora vi anticipo che abbiamo incrementato le nostre vigne con nuovi impianti di Moscato, appezzamenti che oltre a prospettare un aumento produttivo per alcune referenze apriranno le porte a nuovi progetti che abbiamo in cantiere, contornati da acquisti di botti e di vasche di vari materiali al fine di continuare il nostro percorso di valorizzazione dei vini di territorio della nostra contrada, Contrada Buonivini.
A presto,
Pierpaolo Messina