È nato il nostro primo vino liquoroso: lo abbiamo chiamato Uvalsole!
Con parte delle uve della vendemmia 2023 abbiamo prodotto un vino dolce. Un vino realizzato a partire dall’appassimento delle uve su graticci esposti al sole, pratica utile a incrementarne la percentuale di zucchero, di acidi organici, di sali minerali e di profumi come conseguenza della perdita di acqua nell’acino.
La coltivazione del moscato bianco nella nostra zona, nella Sicilia sud-orientale, ha origini antichissime, come dimostrano anche i ritrovamenti di anfore con tracce della stessa varietà presso gli insediamenti risalenti all’età del ferro nella grotta Sbriulia, vicino Noto.
Il moscato bianco, inoltre, è una varietà che predilige terreni calcarei e un clima mediterraneo molto ventilato, soleggiato, con poca umidità poiché è sensibile alle muffe. Il grappolo è compatto, con una buccia molto fine ricchissima di aromi. Per Uvalsole abbiamo usato uve provenienti dalle vigne “Pozzo” e “Fondo”, entrambe in contrada Buonivini, dove si trova anche la nostra cantina.
Le uve ben mature sono state raccolte a mano in piccole cassette per poi essere stese su graticci al sole nel nostro baglio di pietra bianca di Modica. Qui la sosta è durata dieci giorni e dieci notti. Applichiamo una copertura con teli plastici solo in caso di piogge (nel 2023 non è successo), ma preferiamo sempre far appassire le nostre uve senza alcuna copertura, pratica che forzerebbe il processo di appassimento perdendo in finezza di aromi. Le uve, una volta passite, sono state riposte in piccole cassette, dove hanno riposato per un giorno e per una notte al fresco della cantina. Dopodiché sono state vinificate in acciaio, con le bucce, dove hanno fermentato spontaneamente per circa venti giorni. Dopo la svinatura e una pressatura soffice il vino ha riposato in una vasca di acciaio per 5 mesi.
Dal vino passito della vendemmia precedente, la 2022, abbiamo ottenuto tramite distillazione la nostra acquavite di vino. Un processo che ha portato a circa il dieci percento in volume di acquavite, ottenuta tramite alambicco discontinuo a bagnomaria. I suoi profumi, appena distillata, erano magnifici, e più tempo passava più si bilanciavano. Abbiamo distillato quasi la totalità del passito 2022: la distillazione ha prodotto più acquavite di quella necessaria per fortificare il vino del 2023, quindi abbiamo deciso mantenere una vasca con il tradizionale sistema perpetuo: un sistema che prevede l’aggiunta, ogni anno, di acquavite fresca per avere nel tempo un distillato sempre più complesso, che permetterà di apportare ai futuri Uvalsole una sempre maggiore quantità di dettagli.
Uvalsole 2023 è quindi un vino dolce da uve passite che è stato fortificato con acquavite per raggiungere una gradazione alcolica superiore a 16 gradi, con un naturale residuo zuccherino di 123 grammi/litro, imbottigliato senza mai aggiungere solfiti durante tutto il processo produttivo (lo voglio sottolineare: è un vino dolce senza solfiti aggiunti!) per un totale di soli 4 milligrammi/litro di anidride solforosa. Il disciplinare di riferimento per il vino biologico ne prevede un massimo di 170.
Il Moscato di Noto che si trova sul mercato è differente da quello tradizionale: oggi si produce un vino da bersi giovane, un vino poco strutturato e leggero, figlio di uno stile proposto dalla cantina sperimentale di Noto che prevedeva l’uso del freddo e di filtrazioni sterili. In passato il Moscato di Noto tradizionale, in assenza delle moderne tecnologie, veniva però fortificato proprio per inibire la fermentazione e mantenere il residuo zuccherino desiderato, ottenendo un vino più adatto ai lunghi invecchiamenti.
I vini dolci che producevamo in passato erano caratterizzati da freschezza, intensità aromatica e contenuto residuo zuccherino, da uve passita e una parte di uve più fresche al fine di dare più fragranza. Per questo abbiamo deciso di fare un vino con una stilistica che fosse il più possibile vicina al Moscato di Noto tradizionale, quello che veniva prodotto in passato.
Uvalsole 2023 è un vino che potremmo definire da fine pasto, ottenuto solamente da uve passite e acquavite. Un vino intenso, aromatico, caratterizzato da un sorso avvolgente, da bere con i dolci, la frutta secca, i formaggi stagionati o… anche da solo!
A noi piace tantissimo. A presto,
Pierpaolo Messina